Oggi i reparti di pediatria di molti ospedali appaiono colorati, decorati, abbelliti di mille disegni, rallegrati dalla presenza rassicurante e gioiosa di clown e volontari che cercano di rendere meno drammatica e meno isolata la permanenza dei piccoli degenti… Certo, non tutti i reparti sono così, non in tutti gli ospedali, e molto resta da fare soprattutto in quelli più piccoli, quelli magari di città con problemi più urgenti e drammatici ancora da risolvere… Ma perlomeno è oggi diffusa la consapevolezza di quanto conti in quei reparti la presenza non ostacolata dei genitori, e la costruzione di un tessuto relazionale rassicurante, e quanto ancor più conti tutto ciò nei reparti di chirurgia pediatrica o nei casi di lungodegenze pediatriche. Questa consapevolezza attuale non si è formata “dal nulla”. Appena una trentina di anni orsono immagini come quelle di questo réportage testimoniarono lo stato di abbandono di quei reparti: gli stanzoni squallidi e mal illuminati, la solitudine dei bambini, gli sguardi smarriti di una sofferenza interiore che avrebbe lasciato ferite profonde… Poco importa quale fosse l’ospedale che appare nelle fotografie. Erano più o meno tutti uguali, e l’intento era quello di denunciare una condizione diffusa praticamente ovunque. DOWNLOAD: Le fotografie presenti in questa sezione del sito sono liberamente scaricabili ed utilizzabili per qualunque uso non commerciale di divulgazione sociale e di studio del tema originale, per conferenze sul tema stesso, per realizzazione di tesi, dispense ecc. L’autore è inoltre disponibile ad inviare gratuitamente anche versioni di dimensioni maggiori dietro semplice richiesta, nel caso ve ne sia necessità. È TUTTAVIA ASSOLUTAMENTE VIETATO L’UTILIZZO DI QUESTE FOTOGRAFIE PER ALTRI USI GENERICI, COME AD ESEMPIO L’ILLUSTRAZIONE DI TEMI ED ARGOMENTI DIFFERENTI DA QUELLO ORIGINALE. Alberto Galmozzi ha scattato queste fotografie nel gennaio 1971. Sono state pubblicate fra l’altro da Panorama, L’Espresso, Il Corriere del Ticino e da Feltrinelli in “Bambini in ospedale” (1973) di J. Robertson, nella collana “Medicina e potere” diretta da Giulio Maccacaro; sono state esposte fra l’altro a Torino, Reggio Emilia, Bergamo.